- Ti alzi all'ora che ti pare
- Non devi lavarti, vestirti e renderti presentabile (puoi stare, appunto, in pigiama)
- Non devi guidare la macchina, la moto o pedalare, quindi risparmi soldi e fatica.
- Mangi a casa tua, quindi risparmi soldi e fegato.
- Puoi lavorare in poltrona, sul divano o a letto
- I tempi di consegna li gestisci tu, lo stesso vale per il guadagno
- Niente convenevoli con datori di lavoro e colleghi antipatici (perché non sono mica tutti simpatici, sapevatelo!)
- Non devi chiedere permessi
- Se sei malato non devi andare dal dottore a prendere il certificato
- Puoi dire di no ai lavori che vanno contro la tua etica (per quanto i soldi siano sempre soldi, io il video delle pellicce annabella non ve lo monterò mai prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr)
Figata, direte voi. Ma è davvero così semplice? No, vi rispondo io, perché la lista degli svantaggi è altrettanto lunga:
- Se la mattina non ti alzi presto, lavorerai fino a mezzanotte.
- Se non stai attento, cazzeggerai su facebook e perderai tempo. D'altra parte c'è anche il rischio di essere troppo zelanti, di non fare pause, di lavorare fino a tardi perché stare con un computer sulle ginocchia seduta sul letto ti sembra una forma di schiavitù più leggera che sedere 8 ore su una sedia scomoda.
- Ti si atrofizzano le gambe, non ti lavi e non ti vesti per giorni, i tuoi capelli unti ti fanno somigliare ad una lontra e il tuo pigiama puzza di cane bagnato.
- Non ti alzi mai dal letto e stai nella posizione polmone d'acciaio, ti si forma il doppio mento da decubito. Mangi anche a letto per risparmiare tempo e tutto intorno a te è unto e bricioloso.
- Non sai mai quando ti pagheranno e fai sempre tutto di corsa
- Non parli con nessuno in tutto il giorno, quasi quasi ti mancano i peggiori rompipalle
- Lavori anche se sei malato e dici di no a tutti gli impegni
- Dici di si a tutti i lavori perché hai paura di non guadagnare abbastanza
Per non parlare di parenti e amici che pensano che tu sia disoccupato e, quando ti trovano in casa (passano a qualunque ora, tanto mica stai lavorando) che vaghi in camicia da notte cercando ispirazione per un nuovo storyboard, si preoccupano e cominciano a lanciare in random frasi del tipo: ma tu sei brava col computer no? Perché da me cercano uno che spolveri gli schermi e le tastiere, magari posso metterci una buona parola. Con tutto il rispetto per gli spolveratori.
Quindi cosa vi consiglio? Un semplice decalogo per mantenere un equilibrio, una disciplina (parole che mi fanno rabbrividire ma, ahimè, devo defrikkettonizzarmi un attimo) e godere appieno di questa condizione:
1. Svegliatevi presto, in modo da iniziare a lavorare alle 9
2. Lavatevi, santa polenta, poi magari indossate non un pigiama (devo abbandonarti, mio amato) ma un qualcosa di ibrido e altrettanto comodo con cui, si, potete anche dormire ma che possa confondere gli ospiti ficcanaso facendosi scambiare per uno stile casual, out of bed, radical half-sleep, scanzonato. Una maglietta strafottente come quella che vedete nell'immagine andrebbe benone. Insomma non potranno dire che siete in pigiama.
3. Allestite una zona studio, una scrivania, o se proprio non ce la fate a sedervi un supporto per pc sul letto, insomma qualcosa che dia una parvenza di ordine alla vostra postazione. Tenete in ordine appunti, fatture, preventivi eccetera.
4. Fatevi dare un anticipo dei lavori che accettate e tenete tutte le mail.
5. Fate un calcolo delle ore effettive che vi ci vorranno e, se siete troppo carichi, imparate a dire di no e a dare i giusti tempi.
6. Salvo emergenze, il week-end è sacro.
7. Prendete un caffè con un'amica, fate un giro in bici per comprare il pane, mangiate seduti a tavola e non al pc
8. Agli amici supponenti, parlate in cifre, è l'unica cosa che capiscono.
9. Se siete malati non lavorate.
10. Se un lavoro vi fa più schifo di altri fatelo per primo al mattino e lasciate quelli belli alla sera.
Nell'immagine sopra, oggetti più o meno utili alla sopravvivenza del lavoratore in pigiama: postazione di lavoro modular swvlh che si ripiega e diventa letto, tazza con scritta minacciosa per far capire a tua madre che anche se sei in vestaglia stai lavorando, cuscino scrivibile per non perdere mai nessuna delle tue idee, supporto per pc da letto, maglietta sopracitata, cuscini terribilmente nerd e postazione di lavoro Ergopod per pigri cronici.
Per dovere di cronaca, la mia canzoncina:
- Non devi chiedere permessi
- Se sei malato non devi andare dal dottore a prendere il certificato
- Puoi dire di no ai lavori che vanno contro la tua etica (per quanto i soldi siano sempre soldi, io il video delle pellicce annabella non ve lo monterò mai prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr)
Figata, direte voi. Ma è davvero così semplice? No, vi rispondo io, perché la lista degli svantaggi è altrettanto lunga:
- Se la mattina non ti alzi presto, lavorerai fino a mezzanotte.
- Se non stai attento, cazzeggerai su facebook e perderai tempo. D'altra parte c'è anche il rischio di essere troppo zelanti, di non fare pause, di lavorare fino a tardi perché stare con un computer sulle ginocchia seduta sul letto ti sembra una forma di schiavitù più leggera che sedere 8 ore su una sedia scomoda.
- Ti si atrofizzano le gambe, non ti lavi e non ti vesti per giorni, i tuoi capelli unti ti fanno somigliare ad una lontra e il tuo pigiama puzza di cane bagnato.
- Non ti alzi mai dal letto e stai nella posizione polmone d'acciaio, ti si forma il doppio mento da decubito. Mangi anche a letto per risparmiare tempo e tutto intorno a te è unto e bricioloso.
- Non sai mai quando ti pagheranno e fai sempre tutto di corsa
- Non parli con nessuno in tutto il giorno, quasi quasi ti mancano i peggiori rompipalle
- Lavori anche se sei malato e dici di no a tutti gli impegni
- Dici di si a tutti i lavori perché hai paura di non guadagnare abbastanza
Per non parlare di parenti e amici che pensano che tu sia disoccupato e, quando ti trovano in casa (passano a qualunque ora, tanto mica stai lavorando) che vaghi in camicia da notte cercando ispirazione per un nuovo storyboard, si preoccupano e cominciano a lanciare in random frasi del tipo: ma tu sei brava col computer no? Perché da me cercano uno che spolveri gli schermi e le tastiere, magari posso metterci una buona parola. Con tutto il rispetto per gli spolveratori.
Quindi cosa vi consiglio? Un semplice decalogo per mantenere un equilibrio, una disciplina (parole che mi fanno rabbrividire ma, ahimè, devo defrikkettonizzarmi un attimo) e godere appieno di questa condizione:
1. Svegliatevi presto, in modo da iniziare a lavorare alle 9
2. Lavatevi, santa polenta, poi magari indossate non un pigiama (devo abbandonarti, mio amato) ma un qualcosa di ibrido e altrettanto comodo con cui, si, potete anche dormire ma che possa confondere gli ospiti ficcanaso facendosi scambiare per uno stile casual, out of bed, radical half-sleep, scanzonato. Una maglietta strafottente come quella che vedete nell'immagine andrebbe benone. Insomma non potranno dire che siete in pigiama.
3. Allestite una zona studio, una scrivania, o se proprio non ce la fate a sedervi un supporto per pc sul letto, insomma qualcosa che dia una parvenza di ordine alla vostra postazione. Tenete in ordine appunti, fatture, preventivi eccetera.
4. Fatevi dare un anticipo dei lavori che accettate e tenete tutte le mail.
5. Fate un calcolo delle ore effettive che vi ci vorranno e, se siete troppo carichi, imparate a dire di no e a dare i giusti tempi.
6. Salvo emergenze, il week-end è sacro.
7. Prendete un caffè con un'amica, fate un giro in bici per comprare il pane, mangiate seduti a tavola e non al pc
8. Agli amici supponenti, parlate in cifre, è l'unica cosa che capiscono.
9. Se siete malati non lavorate.
10. Se un lavoro vi fa più schifo di altri fatelo per primo al mattino e lasciate quelli belli alla sera.
Nell'immagine sopra, oggetti più o meno utili alla sopravvivenza del lavoratore in pigiama: postazione di lavoro modular swvlh che si ripiega e diventa letto, tazza con scritta minacciosa per far capire a tua madre che anche se sei in vestaglia stai lavorando, cuscino scrivibile per non perdere mai nessuna delle tue idee, supporto per pc da letto, maglietta sopracitata, cuscini terribilmente nerd e postazione di lavoro Ergopod per pigri cronici.
Per dovere di cronaca, la mia canzoncina:
LOVE, LOVE, LOVE.
RispondiEliminami fai morire! Te lo posso scrivere ad ogni sacrosanto post? A parte che ti ci vedo troppo...ci vedo troppo anche me se lavorassi da casa!!
E certo che me lo puoi scrivere, I love you too, siamo due pantofolaie rampanti.
RispondiEliminaLanciamo il pigiama del freelancer, una cosina ganza con cui si può anche uscire a comprare il giornale o aprire al postino senza morire di imbarazzo.
RispondiEliminaCiao Chiaraaaa, mi son ritrovato a ride come un matto davanti al monitor!! Notevole anche lo store, ma l'hai messo su con bigcartel? Continua così un bacione! Luc
RispondiEliminaCiao! No il sito l'ha fatto il mio consorte con Prestashop, molto carino e abbastanza facile da usare. Grazie mille, sono contenta che ti piaccia ( e ancor di più delle risate).
RispondiEliminacome "mi garba" il tuo blog spot. credo che presto lo user≤o a lezione con i miei studenti.
RispondiEliminaahahah grande patri
RispondiEliminadevo segnalare questo post sulla mia pagina facebook :D
RispondiEliminain quanto illustratrice,la domanda di rito che mi pongono è "no ok..ma di lavoro vero cosa fai?"
comunque quanto hai ragione. Devo smetterla di lavorare in camicia da notte. Che condizioni pietose.
sei grande XD
RispondiEliminabellissimo post e blog.
per quanto riguarda i contro, aggiungo anche: mi piace troppo cucinare, rischio di perdere un sacco di tempo in cucina o su internet a studiare come si fa il panettone... <.<
il mio sogno é avere uno studio con qualche amica disegnatrice :)
costringersi ad uscire da casa, darsi un tono, attivarsi :)
oddio potrei avere scritto io ogni parola.
RispondiEliminaAnche il decalogo.
sono illustratrice e ho lavorato a casa a sprazzi per circa due anni....Mi fa impressione quanto tutto quello che dici io l'ho provato sulla mia pelle!
;) grande
@Morena, volemose bene tra di noi, brevettiamo un pigiama che non sembri un pigiama in modo da non dover arrossire durante una chiamata su skype.
RispondiElimina@Illat anche a me prende il momento culinario, sono troppo golosa e non so resistere.
@Pencil, ci siamo trovate allora!
Ragazze, salviamoci!
Per me è persino peggio!
RispondiEliminaMagari fossero pigiami, sono camicie da notte vintage (di cui sono appassionata) con merletti,bottoncini e maniche ampie coi polsini alla fine,e sono piuttosto lunghe (quelle invernali e autunnali sono lunghe fino alle caviglie o fino ai piedi, quelle estive e primaverili fino a sotto al ginocchio) e le porto con vestaglie da camera.
Cerco di autoconvincermi che siano più decorose con la vestaglia ma in verità so,in fondo al cuore,che sono una ciabattona.
Dovremmo comprare secondo me una di quelle tute chic,non quelle da palestra,per intenderci... tipo di ciniglia,magari con la marca in strass.
Io però devo anche aggiungere lo sforzo di lavarmi i capelli tutti i giorni e magari darmi un filo di trucco.
Ogni tanto mi fanno le soprese "ta daaaan siamo venuti a trovarmi!" e io con un sorriso tiratissimo penso già allo stato pietoso in cui sono,assieme al mio studio ovviamente.
Ciao Chiara!!
RispondiEliminaSei una grande! Sono una giovanissima illustratrice freelance e ti confermo che mi sembra di rivedermi. Ahahaha!!!
p.s. Creo anche io t-shirt :)
Sarà il nostro nome che ci accomuna così tanto?? ;)
@Chiara, che bello, mi sento meno sola! Vado subito sul tuo blog!
RispondiElimina;) sei la super benvenuta!!
RispondiEliminaPost meraviglioso!!!! ADORO lavorare in pigiama, purtroppo adesso non posso piU' ma prima o poi....lo rifaro'!!!!
RispondiEliminap.s. Bellissimi i lavori!