Preso atto del mio limite mi chiedo comunque come faccia un essere umano, in particolare una donna, a non provare alcuna vicinanza con uno degli animali più sfruttati e vessati che ci siano, la mucca. Le mucche, solo per produrre latte in continuazione, vengono continuamente ingravidate e private dei loro piccoli, ai quali è negato da subito il contatto e il latte materno, che deve invece servire a soddisfare le voglie di umani ormai cresciuti che del latte non hanno bisogno, se non quello delle loro madri.
Questo legame indissolubile che sento tra le mucche e le donne (e so già che qualcuno farà la battuta scontata "tutte le donne sono vacche", apice del linguaggio specista e maschilista) mi ha ispirata per la mia nuova grafica, che si rifà al poster "We can do it!" nato come strumento di propaganda aziendale durante la guerra (voleva spronare le donne a lavorare di più) ma divenuto poi un simbolo femminista, un invito alla lotta. Le mucche non possono lottare ma noi possiamo lottare per loro, così come abbiamo lottato e stiamo ancora lottando per liberare i nostri corpi dalla violenza, da quella più diretta e letterale a quella più subdola.
Cosa fare? Se siete già vegan, informate le persone che conoscete sulla crudeltà del latte.
Se ancora non lo siete informatevi, guardate video, leggete libri e blog e passate dalla parte delle mucche (e di tutti gli altri animali!)
Potete scaricare il poster e usarlo a vostro piacimento se vi sembra utile.
Una notizia recente:
cittadini spaventati dai lamenti di dolore delle mucche:
Un po' di link:
Video
Con la grafica ho deciso di stampare poster, shopper e t-shirt.
Se siete interessati sono disponibili in pre-order ad un prezzo speciale.
Se non vi interessa fate comunque girare l'immagine e sopratutto visitate i link, informatevi, fate qualcosa per le mucche!
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