venerdì 3 dicembre 2010

Come sopravvivere a un natale in famiglia da atei, vegani e malvestiti.

Le feste comandate, religiose o no, sono sempre una gran rottura o, come dicono i miei amici americani (ovvero i personaggi delle serie tv) a pain in the ass. Io, poi, ci ho messo del mio meglio e sono venuta su atea, vegana, sovrappeso e malvestita, praticamente un Grinch con ritenzione idrica, erbivoro (ecco perché è verde) e spettinato! Volete sapere come io e i miei simili sopravviviamo alle festività? Ci sono vari metodi, che ora illustrerò:

1) La linea dura: vi presentate al pranzo in pigiama, capello unto e pantofole sfottendo gli ospiti per le loro mise eleganti, fate monologhi comici in cui sfottete il bambinello e tutta la sacra famiglia, distribuite volantini sulla vita vegana e fate di continuo domande del tipo: lo sai come è fatto quello? Lo sai quanta sofferenza ha causato? Al posto dei segnaposto mettete delle targhette con su scritto "killer" eccetera. Questo approccio vi permette sicuramente di sopravvivere al Natale ma ha un epilogo triste: niente regali sotto l'albero per voi, siete stati mooolto cattivi e di solito la zia Adele chiama un esorcista.

2) Linea subdola: vi presentate pettinati, benvestiti e dimagriti e servite agli invitati dei piatti imbroglia-onnivoro: ravioli con la ricotta (vegan) e il ragù (di seitan), arrosto (sempre di seitan) con patate o filetti (idem) con salsine grassissime, dolci variegati. Preparate pensierini per tutti: un profumino, una borsetta, dei cestini di specialità e solo alla fine, mentre se ne vanno, rivelate tutta la squallida vertà: 1. non siete dimagriti, portate una guaina, 2. quello era seitan, 3. Le borsette sono in ecopelle, il profumo non è testato sugli animali, i prodotti sono vegan! Dopo aver spazzolato tutto non potranno dire nulla e se ne andranno con la coda tra le gambe.

3) Il mondo ideale: Non festeggiate il natale.

4) Il mondo ideale all'ennesima potenza: festeggiate tra cicciovegani atei/agnostici solo per dilettarvi in cucina e bestemmiare in allegria. Ricevete regali cruelty free e ne fate altrettanti. Alla fine, a coronamento del sogno, cade il governo!

5) Linea cagasotto: per un giorno vi adeguate e mangiate solo il contorno di verdure mentre quelli si strafogano di bestie di ogni genere. Di solito al terzo Natale così stermini la famiglia mettendo veleno per topi nello zampone. In ogni caso tu sopravvivi anche se in galera e ti tocca mangiare contorni per sempre.

Qualunque sia la vostra linea difensiva vi auguro le feste meno traumatiche possibili!

26 commenti:

  1. mi garberebbe un monte il 4!! finalmente regali che non buttooooo!!! che sogno ragazzi

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  2. Ahahahah, mitica CLS (Chaira la Scura, anche se sembra il nome di un componente chimico pericoloso :)).
    Mi dite voi cosa mangiate del menu di Natale? Io sono perennemente in ansia a dover dire, no quello no grazie, no quello no mi spiace. E, come te, abboffarmi di contorni...

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  3. Sto ancora decidendo, volevo provare a fare il mitico tofurkey. Ci penso un po' e poi ti dico...se sei invitata ti conviene portarti il tuo menù da casa, in porzioni abbondanti perché ti assicuro che nessuno può resistere alla curiosità di assaggiare!

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  4. io per la vigilia dai parenti porterò una bella lasagna rigorosamente vegana (voglio vedere chi se ne accorge) e per natale da me sicuramente preparerò il primo, una bella moussaka! poi direi che farò un paio di crostini con l'hummus, un paio con salsa di zucchine e pomodori secchi... poi vedremo..

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  5. Grande Barbara, ho l'acquolina in bocca!

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  6. Questo commento non è rivolto a nessuno in particolare (e di certo non a voi che avete commentato qui sul blog).
    Ho letto dei commenti a questo post su facebook (è stato condiviso da molti) e ho notato alcuni eredi di capitan ovvio nati con un deficit di ironia: come tutti i comici (o aspiranti tali) io esagero ed esaspero i miei difetti e quelli degli altri: talvolta (con una frequenza di 2-3 volte alla settimana) anche io mi lavo i capelli e non giro perennemente in pigiama (non quanto vorrei). Non intendevo dire che per essere vegani sia necessario essere atei e/o malvestiti e/o spettinati e/o sovrappeso ma semplicemente elencare una serie di caratteristiche che rendono un individuo "diverso" secondo il sentire comune; a ateo sostituite omosessuale e il risultato non cambia: le feste diventano più complicate se non siete "normali". Inoltre, se conoscete quegli esseri mitologici comunemente noti come genitori, saprete che malvestiti e spettinati per loro lo sarete sempre, anche se non lo siete, specialmente se sono in preda all'ansia da prestazione festiva (i figli so piezz e core ma sono anche trofei da esibire). Per quanto riguarda la ciccia, idem come sopra: fossi troppo magra invece di sentirmi dire di mettermi a dieta mi sentirei dire mangia che stai morendo. Anche non avere il fidanzato è una discriminante, specialmente dopo i trent'anni. Insomma ora avete capito? Ma il lunedì scrivete alla Litizzetto e le chiedete di spiegarvi le battute? Per essere ancora più didascalica aggiungo che non ho nessuna zia di nome Adele.

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  7. CLS: ahahah
    Com'era quella frase che disse (chi era?!! hmmm) Dante. Quando l'offesa é zero la persona é zero.
    No non era cosi.
    Comunque sia bella reply.
    Una cosa che adoro (in te ma anche in me) é non aver vergogna nell'esagerare ed esasperare situazioni e difetti.
    Si chiama ironia, I guess

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  8. Alessandra, che bello parlare la stessa lingua, che vita sarebbe senza ironia?

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  9. ahah ragazze la penso come voi... si esaspera la situazione per farci qualche battuta suvvia!! E io continuo con l'ironia dicendo che alla vigilia con i parenti è così, io sono considerata la "stramba" della famiglia, malvestita (non verrai mica vestita come una stracciona baby eh, oggi vestiti per bene, almeno una volta me lo fai questo favore?! è il babbo che parla), rigorosamente struccata (argggggggggggg così si vede come sei biancaaaaaaaaaaa come un cencio) e... o mio dio... ti presenti come vegana?!?! ma ecco perchè ti sei rinsecchita (cosa tra l'altro assolutamente NON vera, mai perso un grammo da quando son vegana)!!! Non bastava vegetariana come l'anno scorso, così ic complichi la vita!!ahahah!!

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  10. ahahhaha Barbara hai afferrato al volo, qui non è questione di taglia, qualunque cosa verrà usata contro di te a meno che tu non sia una stangona di un metro e 90 bionda, con la pelle perfetta come se ti avessero fotoscioppato la faccia, timorata di dio, laureata e moglie di un dentista e dotata di nastro nei capelli, vestito bonton in vellutino e scarpe in vernice. Anche in questo caso, comunque, potrebbero trovare da ridire: se la tira, chi si crede di essere, è troppo buona/calma/pezzo di pane, smorta, noiosa. Insomma che te lo dico a fà?

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  11. eh si hai proprio ragione... poi sinceramente... chissenefregaaaaaaaaaa no?! L'importante è che si stia bene noi, tutto il resto è "extra"! E dato che io non sono la "ragazza perfetta" che hai descritto(non per me ma per il pensiero comune)e mai lo sarò (ringraziando il cielo!) mi prendo pure tutte le "infamate" degli altri, so che l'esser vegana è solo una cosa che si somma al mio "non essere come gli altri mi vogliono" e quindi che dire....VEG POWER!!!ahahah

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  12. Se posso permettermi, aggiungo 2 opzioni:

    1- presentarsi muniti di motosega che sprigiona la sua forza distruttiva su tutto ciò che incontra nella sala da pranzo, esseri umani esclusi

    2- nottetempo fuggire dalla finestra per raggiungere la crew di amici più vicina, lasciando un biglietto in cui si dichiara che Babbo Natale aveva bisogno di un'assistente per urgenti consegne oltreoceano.

    Ps: grande articolo, da oggi ho un nuovo blog da seguire!

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  13. Tu sei geniale ed io ti amo.
    Francesca

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  14. ma che bellloooo questo bloghettino!^-^ ma ti scopro proprio adesso!....e quoto pesantemente Il mondo ideale all'ennesima potenza!!!^-^ go veg!

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  15. @nicole, francesca, Kia. Benvenute e grazie!

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  16. complimenti non solo dalle femminucce, anche da noi maschietti (per adesso solo io).
    complimentoni per l'articolo, ho ridacchiato di cuore.
    ps: sei la persona nella foto che si sta per ubriacare di latte di soia? ma che vestito strambo, forte ^^

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  17. @massimo, benvenuto anche tu! Nella foto la faccia è mia, il resto è una foto vintage ritoccata. Il vestito lo vorrei :-)

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  18. L'articolo è moooolto divertente! Io quest'anno non festeggerò al pranzo di Natale perché cognata&co non hanno accettato di passarlo da me, vanno al risto ed io ho detto che la non ci voglio andare. Ma alla vigilia vado a fare un seitan dal mio babbo, che sta diventando tendenzialmente vegan. Ma grazie perché, per quanto certe situazioni natalizie per noi vegan siano tristi, mi hai fatto morire dal ridere.

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  19. Complimenti, molto divertente! Augurissimi di buone veganabbuffate a tutte e tutti, sempre e comunque!

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  20. Oddio tu sei me. Io sono te! Sono commossa ed emozionata.
    Io fortunatamente ho una madre non vegana ma complice. Cucina solo roba vegana per natale e gli altri parenti regolarmente la spazzolano come se non ci fosse un domani. Poi loro magari si mangiano i tortellini e l'arrosto. Madreh no. Madreh quando è con me non osa. E in solitudine fa gran esperimenti cruelty free.

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  21. In genere il vegano ha l'attitudine al prestare fede alla possibilità, anche se lontana, di un'armonia planetaria nella quale l'abbraccio non sia una stretta predatrice, possibilità di solito associata a chi ha fede nella Trascendenza, invece che nel vicendevole divorarsi. Il vegano che non l'ha, sta acquattato nel primo anfratto buio del retro delle pasticcerie, in attesa di rapinare gli onnivori che osano nutrirsi di paste alla crema non suina.
    Da parte mia considero le feste delle deplorevoli occasioni utili a compatire chi associa loro un qualche significato superiore, avvicinabile al sentirsi nel totale disagio generato dagli ambienti e dalle relazioni ad alto tenore di ipocrisia, la stessa che addenta costolette bruciacchiate di capretti e agnelli, innocenti capri espiatori di chissà quali peccati non commessi da loro, dal momento che i sacrifici li devono fare gli esseri puri d'animo che sfiorano un'innocenza tanto confondibile con il candore dato dall'essere poco dotati intellettivamente, o troppo fiduciosi nella qualità delle intenzioni della umana specie, specie se è carnivora od onnivora. Io non festeggio nulla, ma se proprio fossi costretto dalla mia santità festeggerei l'essere riusciti a sottrarsi al "Buon senso comune", perché quando una realtà è comune ha, in genere, anche poco valore...

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